Il Comune di Milano ha deciso di non fare più favoritismi in merito alle corsie preferenziali e per questo sono stati tolti i pass a banche, sindacalisti e politici. In temoi di crisi come quello attuale e di riduzione dei costi anche il Comune di Milano sta provando ad adeguarsi ed è così partito il taglio per i permessi di accesso alle corsie preferenziali che prevedono anche l'esclusione di nomi illustri. Tra i personaggi che non potranno pià circolare liberamente all'interno delle corsie di accesso a tram e bus ci saranno così Renzo Bossi ed Emilio Fede, che avevano ben quattro permessi. l'ex ministro Claudio Scajola, ma anche politici, sindacalisti, alti dirigenti di banche e aziende, giornalisti.
Si tratta di una misura che la giunta Pisapia aveva già intenzione di attuare da qualche tempo, ma che ora è stata resa definitiva grazie auna delibera approvata nella serata di ieri e che avrà i suoi primi effetti già a partire dal mese di ottobre. Quattro pass su dieci non saranno quindi più utilizzabili e si passerà da 4.100 ad un massimo potenziale di 2.500. Cambierà anche il modo con cui saranno concesse le autorizzazioni singolarmente visto che ora ogni persona non potrà averne più di una. Spetterà comunque agli uffici comunali valutare i criteri di assegnazione del tagliando, ma un po' tutti i settori sono destinati a perdere un po' di loro privilegi.