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Caso Yara – Fikri si difende: Mai detto “L'ho uccisa io”

Bergamo – Continuano le indagini per individuare l'assassino di Yara Gambirasio e il marocchino Mohammed Fikri, che è ancora l'unico indagato, sostiene ancora di non avere mai pronunciato la frase: “Non l'ho uccisa io”. L'omicidio di Yara Gambirasio, di cui a breve ricorre il secondo anniversario, è uno dei fatti di cronaca che ha maggiormente colpito l'opinione pubblica proprio perchè è rimasta uccisa una ragazzina senza alcuna colpa mentre stava tornando a casa dalla palestra che era solita frequentare, ma nonostante il passare del tempo e le quattordicimila persone residenti nei dintorni che sono state sottoposte al test del dna ancora non si è riusciti a scoprire con certezza chi sia il colpevole. Nelle ultime ore la clamorosa novità emersa, grazie a una traccia di dna rinvenuta su uno dei guanti che indossava la ragazzina quella tragica sera, è l'idea che a ucciderla siano state due persone, anche se il reperto rintracciato non corrisponde ad alcuno de dna presenti in banca dati. 
Da chiarire, però, c'è anche la posizione del marocchino Mohammed Fikri, che ancora adesso risulta essere l'unico indagato e che pur avendo dichiarato più volte la propria innocenza non è ancora riuscito a ottenere l'archiviazione proprio perchè ora si attende che venga effettuata una nuova traduzione della famosa frase che inizialmente lo aveva costretto a stare in prigione per alcuni giorni. Fikri è così tornato a parlare al settimanale “Oggi” della sua situazione chiarendo ancora una volta cosa aveva voluto intendere in quella telefonata intercettata e tradotta in modi diversi e soprattutto lamentandosi per l'atteggiamento dei carabinieri nei suoi confronti nel momento in cui era stato arrestato: “Non ho mai detto ‘Allah, perdonami, non l’ho uccisa io’. Dal Marocco a Dubai, quello che ho detto significa ‘Allah, fa che risponda’. Nel mondo un miliardo di persone parlano arabo. Perche’ non provano a mandare la frase su Al Jazeera? Al momento dell'arresto sono stato incappucciato dai carabinieri e trattato come n assassino”. Le frasi incriminate ai danni di Fikri sono però state due visto che molto famosa è diventata “L'hanno uccisa davanti al castello”, ma anche su questo Fikri ha le idee chiare e spiega bene come siano andati  fatti: “E’ stata tolta da una conversazione tra me e la mia fidanzata Fathia. Fa parte di una telefonata in cui le spiegavo le domande degli inquirenti. Ed è stata lei a chiedermi se poteva essere stata uccisa davanti al cancello. Ma carabinieri e pm di questa conversazione non mi hanno mai chiesto niente”. Il marocchino non ha però mai dimenticato di denunciare come il suo presunto coinvolgimento in questa storia lo abbia danneggiato su tutti i fronti visto che si è trovato ad affrontare pesanti spese legali (ha chiesto il rimborso da parte dello Stato), fatica a trovare lavoro e non ha una casa, ma nonostante questo non dimentica la sofferenza che la famiglia di Yara sta provando ormai da tempo: “Di vittima ce n’è una, si chiama Yara. Io sento di aver subito un’ingiustizia ma per fortuna posso difendermi e appena questo incubo finirà chiederò indietro tutto quello che mi è stato tolto. L’onore, il lavoro, gli amici e Fathia, la donna che dovevo sposare, e un anno fa, distrutta da questa storia, mi ha lasciato”.

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